2024: XXVI
Articoli

I toponimi nelle ritraduzioni: La "terra di mezzo" di Ottavio Fatica

Eleonora Fois
Università di Cagliari

Veröffentlicht 2024-08-27

Abstract

Il fatto che le storie di Tolkien fossero particolarmente ‘ispirate’ dal punto di vista della lingua risulta evidente non solo dalla meticolosa attenzione agli antropònimi e ai topònimi affinché questi possano garantire una completa descrizione dei personaggi o dei luoghi, ma anche dalla musicalità e dalla connessione che si instaura tra suono e oggetto nominato. I toponimi del Signore degli Anelli creano un mondo politico e geografico: le località, riprese e citate nelle varie lingue dei popoli della Terra di Mezzo, si riferiscono a una storia condivisa e rendono il mondo fittizio più vivido e reale. Per Tolkien, gli antroponimi e i toponimi erano così cruciali per la corretta esperienza del suo universo che egli stesso elaborò una guida per i traduttori. Considerato il suo status di studioso della letteratura classica, Il Signore degli Anelli ha subìto numerose ritraduzioni. Questo contributo mira a investigare la ritraduzione dei nomi di luogo esaminando le due versioni italiane: la prima di Vittoria Alliata e Quirino Principe, pubblicata nel 1970; la seconda di Ottavio Fatica, pubblicata tra il 2019 e il 2022. L’analisi contrastiva di questo contributo si propone di: 1) esplorare la diversa interpretazione introdotta attraverso i toponimi ritradotti; e 2) comprendere come i toponimi riflettano le strategie traduttive adottate nelle due traduzioni.