Norme di redazione

Al fine di assicurare uniformità grafica alla rivista ed evitare spiacevoli ritardi nella fase di stampa, la redazione di «il Nome nel testo» invita i suoi collaboratori a rispettare le norme tipografiche indicate di seguito.

  1. In nota nomi e cognomi degli autori vanno indicati in tondo se inseriti all’interno del discorso (con l’iniziale del nome la prima volta; con il solo cognome, salvo nel caso di omonimi, nelle occorrenze e note successive); in maiuscoletto se facenti parte di un’indicazione bibliografica.
  2. Titoli di opere, libri, saggi, articoli e contributi: sempre in corsivo. I titoli delle opere citate nei titoli degli articoli: in tondo; le citazioni in corsivo tra apici doppi. Esempio: Alessandro Manzoni, Come avrei scritto i Promessi sposi se non fossi andato a “risciacquare i panni in Arno”. Per un eventuale rinvio in nota del titolo utilizzare l’asterisco (*), evitando l’esponente numerico.
  3. Titoli di riviste, periodici e quotidiani: in tondo tra virgolette basse (« »): «Italianistica», «Linea d’ombra», «Corriere della sera», ecc.; ovvero si può ricorrere, quando è il caso, a sigle conosciute e usuali: GSLI, LN, ecc.
  4. In nota i riferimenti bibliografici devono rispettare un assetto preciso:
    1. per citare da un libro: Autore, Titolo del libro, numero del volume (se necessario), sede dell’edizione, editore o tipografia e anno di stampa (tra editore e anno non usare la virgola), numero della/e pagina/e a cui si rimanda. Esempio 1: Umberto Eco, Lector in fabula. La cooperazione interpretativa nei testi narrativi, Milano, Bompiani 1979, p. 50. Esempio 2: Erich Auerbach, Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale, vol. II, Torino, Einaudi 19756, pp. 28-29. L’esponente posto in alto a destra rispetto all’anno di stampa indica il numero della ristampa effettivamente pubblicata nell’anno indicato.
    2. per citare da una raccolta d’autore: Autore, Titolo del contributo, in Titolo del libro, ecc. Esempio 3: Ippolito Nievo, Il barone di Nicastro, in Novelliere campagnuolo e altri racconti, Torino, Einaudi 1956, pp. 473-583. Esempio 4: Mario Fubini, Stile della critica, in Critica e poesia, Bari, Laterza 1956, pp. 82-94.
    3. per citare da una miscellanea: Autore, Titolo del contributo, in Aa.Vv., Titolo del libro, ecc. Gli eventuali nomi dei curatori vanno in tondo minuscolo dopo il titolo del volume. Esempio 5: Guido Paduano, Storia e tragedia della battaglia di Salamina, in Aa.Vv., La scrittura della storia, a c. di E. Scarano e D. Diamanti, Pisa, TEP 1990, pp. 3-11. Nel caso di un volume collettivo fortemente caratterizzato dal (o tradizionalmente identificato col) suo curatore, è possibile anteporre il nome di questi, in maiuscoletto, al titolo del volume stesso. Esempio 6: G. Petronio, Giovanni Boccaccio, in W. Binni (a c. di), I classici italiani nella storia della critica, vol. I, Firenze, La Nuova Italia 19747, pp. 173-236.
    4. per citare un articolo di rivista: Autore, Titolo dell’articolo, «Titolo della rivista», numero del volume in numeri romani, anno in cifre arabe tra parentesi, numero del fascicolo in cifre arabe, numero delle pagine. Esempio 7: Bruno Porcelli, Echi purgatoriali nei Pastori di Alcyone, «Italianistica», XXVII (1998), 3, pp. 437-439. Il titolo della rivista non deve essere preceduto dalla preposizione “in”.
    5. per citare un articolo di giornale: Titolo dell’articolo, Titolo del giornale, data, numero della pagina.
  5. L’eventuale soppressione di una parte all’interno della citazione si indica con […].
  6. I numeri delle pagine vanno indicati per esteso.
  7. Al fine di evitare, nelle note, la ripetizione dell’intero riferimento bibliografico è opportuno ricorrere ad abbreviazioni. A ogni successiva apparizione di un testo già citato (in maniera completa) sarà sufficiente indicare: autore (solo il cognome, salvo equivoci), titolo (abbreviabile con tre puntini di sospensione, purché facilmente riconoscibile), cit. (opera/edizione citata), numero della/e pagina/e. Esempio 8: Manzoni, I promessi sposi, cit., pp. 156-157. Esempio 9: Manzoni, Saggio comparativo…, cit., p. 3. Nel caso di indicazioni bibliografiche tra loro immediatamente consecutive: se rinviano a opere diverse dello stesso autore, il nome di tale autore deve essere sostituito con Id./Ead..; se rinviano alla medesima opera si deve usare Ivi (in tondo), numero della/e pagina/e. Ibidem (abbreviato in Ibid.) si usa quando si fa riferimento alla stessa opera e alla stessa pagina citate immediatamente prima.
  8. Le citazioni brevi inserite nel testo devono essere evidenziate da virgolette basse (« »). Al contrario, le citazioni lunghe fuori dal testo e in corpo minore non hanno bisogno di virgolette. Le traduzioni letterali vanno comprese tra apici semplici (‘ ’), che devono essere usati anche per segnalare le connotazioni particolari di una parola.
  9. Le parole straniere in alfabeto latino vanno scritte in corsivo; vanno altresì in corsivo le parole, anche italiane, evidenziate perché oggetto di studio.
  10. Gli esponenti delle note vanno posti dopo i segni d’interpunzione.
  11. Gli autori dovranno provvedere a compilare un indice degli antroponimi e toponimi presi in esame, nonché un indice degli autori citati.
  12. Il contributo da far pervenire alla redazione deve essere inviato via email in formato RTF (Rich Text Format). Il carattere da adottare è Times New Roman. Il testo va battuto in corpo 12 con spaziatura 1,5; le citazioni lunghe all'interno del testo in corpo 11 con spaziatura singola; le note a piè di pagina in corpo 10 con spaziatura singola. Una stampa conforme deve essere spedita alla redazione per posta.

Abbreviazioni

a cura di = a c. di (sempre abbreviato)
capitolo - capitoli = cap. - capp.
carta - carte = c. - cc.
confronta = cfr.
eadem = Ead. (in Maiuscolo-maiuscoletto, sempre abbreviato, per i richiami bibliografici)
edizione - edizioni = ed. - edd.
edizione/opera citata = cit.
et cetera = ecc.
ibidem = ibid.
idem = Id. (in Maiuscolo-maiuscoletto, sempre abbreviato, per i richiami bibliografici)
manoscritto - manoscritti = ms. - mss.
nota = n.
numero = n°
pagina - pagine = p. - pp.
prefazione di = pref. di
recto - verso (di carta) = r - v
scilicet = scil.
seguente/i = sg./sgg.
traduzione di = trad. di
traduzione italiana = trad. it.
vedi = vd.
verso - versi = v. - vv.
volume - volumi = vol. - voll.

Avvertenze

Si ricorda che i contributi possono essere redatti in italiano, francese, spagnolo, tedesco e inglese e che tutti i testi in lingua non italiana inviati alla rivista devono essere accompagnati da un riassunto in italiano.
I contributi in lingua italiana dovranno essere preceduti da un breve abstract in lingua inglese e seguiti da un succinto profilo dell’autore, in italiano, in cui dovranno essere indicati anche istituzione di appartenenza, status e indirizzo e-mail.
La redazione non restituirà i lavori eventualmente non accettati.

 

Qui di seguito si forniscono indicazioni di massima per la redazione degli indici degli autori e dei nomi, da spedire con la correzione delle bozze.

Indice degli autori

  1. Devono essere citati i nomi degli autori, ma non dei curatori (a meno che non si tratti di opere per le quali la figura del curatore assume una particolare rilevanza).
  2. Prima va citato il cognome, cui segue senza virgola l’iniziale del nome puntato: ad es: De Amicis E.
  3. I nomi degli autori vanno annotati seguendo i criteri di citazione vigenti nei rispettivi settori di ricerca.
  4. Il nome deve essere seguito dal numero della pagina in cui esso compare nella prima bozza, che ogni autore riceverà per la revisione: ad es. Rosenfeld H., 3; Barthes R., 8; Suitner F., 12.
  5. Qualora si tratti di personaggi storici di particolare rilievo (papi, re, santi, ecc.) è opportuno fornire, dopo il nome, l’identità dell’autore citato: ad es. Francesco, santo; Celestino V, papa. Lo stesso dicasi relativamente ai personaggi che compaiono nell’elenco dei nomi. Nel caso che san Francesco non venga in un determinato contesto considerato come autore, bensì come personaggio, il suo nome, posto nell’Indice dei nomi citati, dovrà ugualmente essere seguito dall’indicazione “santo”. Si impone infatti talora di effettuare distinzioni quali la precedente: se ad es. Dante compare come autore, va segnalato nell’Indice degli autori (Alighieri D.), se è invece considerato quale personaggio della Commedia va posto nell’Indice dei nomi (Dante).

Indice dei nomi

  1. Si raccomanda di annotare solo quei nomi che, più o meno approfonditamente, vengono presi in esame. Si evitino quindi lunghi elenchi di nomi che, pur comparendo nel testo, non presentano alcuna rilevanza ai fini dell’indagine onomastica.
  2. Qualora un nome presenti varianti, queste devono essere affiancate alla forma base, dopo una barra: ad es. Bartolo/Bortolo.
  3. Il nome del personaggio dovrà essere citato nel modo in cui compare nel testo: ad es. Maddalena Scata, Babette d’Interlaken, Vasilca a lu Porojan.
  4. Non vanno citati, seppur maiuscolati, i nomi di divinità (e relative personificazioni), i nomi di entità astratte e i toponimi (a meno che essi non vengano specificamente presi in esame sotto il profilo onomastico).
  5. Anche per la redazione dell’Indice dei nomi valgono le indicazioni riportate sopra per l’Indice degli autori ai punti 4, 5 e 6.