Pubblicato 2024-08-27
Parole chiave
- Source plots,
- borrowings,
- coinages,
- etymologies
- trame di origine,
- prestiti,
- coniazioni,
- etimologie
Abstract
Le trame centrali delle opere di Shakespeare si basavano spesso in modo consistente su fonti primarie. Allo stesso tempo, egli rinominava non di rado i personaggi e ne aggiungeva altri per modificare i temi e le azioni delle trame di origine, specialmente nelle sue commedie. Nelle opere storiche invece e nelle tragedie aggiungeva di solito una quantità inferiore di personaggi. In questo studio si esamina pertanto l’uso meno pronunciato di nuovi nomi rispetto a quelli presenti nei testi sui quali Shakespeare si basa, un indicatore della sua propensione a fidarsi della veridicità delle fonti e della sua apparente presunzione del loro status non fittizio. In Giulio Cesare Shakespeare segue da vicino gli eventi descritti nei capitoli di Plutarco su Marco Bruto e Giulio Cesare nelle Vite dei nobili Greci e Romani (traduzione di North del 1579). Aggiunge nomi ripresi da altre fonti e ne conia alcuni di proprio pugno. Quindi, in Giulio Cesare si può riscontrare il tipico uso che Shakespeare fa dei nomi nelle opere storiche e nelle tragedie. Allo stesso tempo, egli utilizza maggiormente nomi di personaggi tratti dalla vita di Bruto di Plutarco rispetto a quelli presenti nelle vite di Giulio Cesare o Marco Antonio. Di conseguenza, la sua enfasi tematica poggia su Bruto e sul suo senso di ‘onore’ come forza tragica. È la prima grande tragedia di Shakespeare a caratterizzarsi per l’ironia che investe la virtù del protagonista.