Nato il 12 settembre 1938 a Oulunkylä, Heikki Solin ha trascorso i suoi primi dieci anni in una piccola isola nell’arcipelago di Turku di nome Särkisalo (dove ha frequentato la scuola elementare). Ha frequentato poi, tra il 1948 e il1956, la Scuola Normale di Helsinki (sezione classica), dove ha conseguito la maturità. Laurea nel 1963 e Dottorato di ricerca nel 1971 all’Università di Helsinki. Direttore dell’lnstitutum Romanum Finlandiae 1976-1979. Professore di Latino all’Università di Helsinki 1985-2003. Gastprofessor all’Università di Amburgo 1990, British Academy Visiting Professor all’Università di Oxford 1994. Membro effettivo della Societas Scientiarum Fennica 1976-, membro effettivo dell’Academia Scientiarum Fennica 1983-, suo Presidente 1997-1998; membro di numerose Accademie straniere quali Academia Europaea (Presidente della sezione Humanities I, 2000-2012), Pontificia Accademia Romana di Archeologia, Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti di Napoli, Bayerische Akademie der Wissenschaften, Heidelberger Akademie der Wissenschaften, Nordrhein-Westfälische Akademie der Wissenschaften. Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana 1993. Premiato Humboldt 2008 (premio della Alexander von Humboldt-Stiftung). Membro del comitato editoriale di numerosi periodici scientifìci e collaboratore permanente di numerosi progetti scientifici. Centrali campi d’interesse: storia della lingua latina, onomastica antica, epigrafia greca e latina, medicina antica, tradizione classica. Il numero delle pubblicazioni è per il momento circa 525, di cui vanno ricordate le monografie Graffiti del Patatino I (1966), Eine neue Fluchtafel aus Ostia (1968), L’interpretazione delle iscrizioni parietali. Note e discussioni (1970), Beiträge zur Kenntnis der griechischen Personennamen in Rom (1971), Juden und Syrer in der römischen Welt (1983), Die stadtrömischen Sklavennamen (1996), Die griechischen Personennamen in Rom (2. ed. 2003), Dis minibus, pili, epitaffi et altre cose antiche di Giovannantonio Dosio (2011), scritta quest’ultima in collaborazione con Giovanna Tedeschi Grisanti.