«To Live to the side of my name». Episodi di lateralizzazione onomastica nella letteratura recente
Pubblicato 2025-10-01
Parole chiave
- onomastic lateralization,
- trans experience,
- Judith Butler,
- Naomi Klein,
- June Scialpi
Abstract
Questo saggio introduce il concetto di lateralizzazione onomastica per indicare la dissociazione parziale tra il sé e il proprio nome. Prendendo le mosse da un’intervista a Judith Butler come punto di partenza teorico, lo studio indagherà le motivazioni e i meccanismi alla base di questo fenomeno, con particolare attenzione alle sue manifestazioni nella saggistica (Naomi Klein), nella narrativa (Sally Rooney) e nella poesia (Julia Serrano). Attraverso un’analisi comparativa, verranno messi in luce i vantaggi della lateralizzazione onomastica—nello specifico, la sua funzione nel favorire un’autonomia morale e affettiva rispetto alle responsabilità e alle offese proiettate sul proprio nome, anche quando esse siano erronee o arbitrarie. L’indagine si concentrerà successivamente sulla poesia italiana contemporanea (inclusi i lavori di Accerboni, Di Spigno, Fiori e Scialpi), con un’attenzione particolare alle dinamiche di genere e all’esperienza trans. Si sosterrà che l’esigenza di prendere le distanze in modo critico dal proprio nome—senza tuttavia rinunciarvi del tutto—deriva dalla tendenza degli antropònimi ad accumulare significati connotativi.