V. 27 (2025): XXVII
Articoli

Avventure, lingue e sistemi onomastici

Jean-Louis Vaxelaire
University of Namur
Marine Verriest
University of Namur

Pubblicato 2025-10-01

Abstract

Studi recenti dimostrano che i sistemi onomastici corrispondono a determinati generi letterari, ma è possibile giungere a questa conclusione anche nel caso del romanzo d’avventura? Per rispondere a questa domanda, prenderemo in esame romanzi che, pur presentando le caratteristiche del romanzo d’avventura, appartengono anche ad altri generi (Ship of Magic di Hobb, Il Signore degli Anelli di Tolkien e L’Île du Point Némo di Blas de Roblès). Analizzeremo inoltre le traduzioni di questi romanzi per verificare se il peso semantico dei nomi propri venga mantenuto anche in altre lingue. Mentre l’onomastica di Hobb si concentra sull’inglese, quella di Tolkien è concepita per valorizzare le lingue da lui create e rafforzare la credibilità del suo mondo immaginario; l’onomastica di Blas de Roblès, invece, ha una doppia funzione: indicare i continenti attraversati dagli eroi attraverso nomi di origini diverse e accentuare la dimensione parodica del racconto. In definitiva, ogni sistema onomastico ha una propria ragion d’essere e corrisponde al progetto dell’autore.