Movimento onomastico dei 'pupi' nel romanzo "Le uova di drago" di Buttafuoco
Pubblicato 2025-10-01
Abstract
Nel romanzo Le uova del drago di Pietrangelo Buttafuoco (2005), il passaggio da un codice di scrittura teatrale — quello dei pupi, evocato dal sottotitolo Una storia vera al teatro dei pupi — a una narrazione di più ampio respiro comporta l’adattamento e la trasformazione dei nomi dei paladini di Francia e degli altri personaggi del ciclo carolingio, in relazione alla fase conclusiva della Seconda guerra mondiale. In particolare, l’arrivo degli Americani in Sicilia, evento storicamente associato alla liberazione dal fascismo, viene reinterpretato da Buttafuoco in una prospettiva non convenzionale: al posto della liberazione, egli propone la lettura dell’intervento alleato come occupazione americana. Al centro della vicenda pone così le sacche di “resistenza fascista” — le cosiddette “uova del drago” — osservate dall’interno attraverso la voce narrante della protagonista, la spia tedesca Eughenia Lenbach. Si assiste, dunque, a un dinamico spostamento onomastico: i nomi mutuati dall’epica si muovono in un continuo intreccio di piani temporali, dove spie, soldati, traditori e vittime si aggirano nella Sicilia del 1943–1947 come su un palcoscenico teatrale. Questo intervento si concentra sull’analisi del movimento onomastico di tre personaggi emblematici: Turi Orlando, Angelica La Bella ed Eughenia Lenbach.